La casa

La Cooperativa Casa Gioia è sita in Via Flavio Gioia 5 a Reggio Emilia, la zona Nord della città nella quale il Comune sta promuovendo molteplici progetti di riqualificazione urbana.
L’edificio recentemente ristrutturato dallo studio IDEARCA è uno stabile di 300mq composto da 3 piani, più un giardino di circa 200 mq e un magazzino esterno raggiungibile a piedi dalla stazione.
La connotazione precisa dei vari ambienti e dei laboratori ci permette di differenziare le attività proposte focalizzando meglio gli obiettivi da raggiungere e ampliando i servizi offerti.

Oltre alle 4 aule di lavoro per i più piccoli, Casa Gioia dispone di laboratorio di musica, di arte, di cucina, di una palestra per la psicomotricità che può essere anche trasformata in sala meeting, e di una stanza multisensoriale Snoezelen, unica in città, per stimolare la sensorialità dei nostri utenti.

Tra i tratti tipici dell’autismo c’è una sensibilità particolare, a volte estrema, agli stimoli sensoriali: gli esempi più noti riguardano il tocco leggero e la pressione, ma vi sono anche l’ipersensibilità al calore, alla luce, a determinati tessuti e consistenze, ai rumori, ai colori, agli odori. Si tratta di stimoli che una persona neurotipica riesce facilmente a filtrare, anche quando ne arrivano molti tutti insieme, ma che possono facilmente sopraffare una autistica e portarla a un meltdown.
Delle percezioni anomale possono dunque scatenare nei soggetti autistici, dei livelli elevati di ansia, che a loro volta conducono a comportamenti ossessivi o compulsivi,
rendendo quindi necessario provvedere ad un adattamento dell’ambiente sensoriale per queste persone, affinché possano essere messe nella migliore condizione possibile per apprendere e sviluppare le loro potenzialità.

Tenendo presente quanto sopra descritto, lo studio Idearca che ha curato la completa ristrutturazione di questo immobile ha sviluppato un progetto particolarmente focalizzato sulla sensorialità, sulla sicurezza e sull’efficientamento energetico.
Un ambiente autism-friendly non è solo un ambiente neutro e privo di stimoli, ma bensì un ambiente dove le persone possono essere in grado di “regolare i propri sensi”. In particolare, parlando di sovraccarico sensoriale ci si riferisce alle sensibilità sensoriali più comuni e invalidanti, ovvero a quella uditiva, visiva e olfattiva.

Si sono quindi concertati sulla distribuzione sensoriale e organizzativa degli ambienti:

  • La suddivisione interna degli spazi è stata completamente rivista e migliorata rispetto all’esistente, creando oltre a laboratori, anche una palestra e una stanza multisensoriale Snoezelen.
  • qualità acustica (isolamento da e verso l’esterno e tra gli spazi interni, ma soprattutto il riverbero) tramite pannelli fono-assorbenti a soffitto colorati e molto piacevoli alla vista
  • qualità della luce tramite utilizzo di luci specifiche come fili luminosi o cornici, per evitare stereotipie visive legate a punti luce troppo intensi e diretti
  • qualità dell’aria tramite sistema di ventilazione meccanica con riciclo continuo in grado di purificare e ventilare costantemente gli ambienti evitando l’apertura delle finestre fonte di troppi rumori esterni e di pericoli
  • suddivisione degli spazi in ambienti specifici per differenti attività creando quindi aule dedicate alle diverse attività differenziandole anche visivamente attraverso colori o materiali con particolare attenzione anche alla scelta degli arredi.
  • Sicurezza eliminando qualsiasi tipo di pericolo il bambino, come ad esempio l’acqua troppo calda, gli spigoli vivi degli arredi, l’accesso alle scale o l’apertura delle finestre
  • efficientamento energetico tramite l’installazione di pannelli fotovoltaici, sistema di condizionamento/riscaldamento in ogni stanza, cappotto interno, rifacimento infissi, sistema anti-legionella, di depurazione e di osmosi dell’acqua
  • gestione domotica dei consumi e della sicurezza
  • Il giardino è stato anch’esso completamente ripensato e trasformato da un semplice spazio esterno senza nessuna funzione, ad uno spazio educativo connotato da zone con diverse funzionalità: zona orto didattico per la coltivazione di ortaggi e frutta, area sensoriale, un’area verde per i giochi dei bambini, area relax e merenda, spazio per cinema all’aperto.
  • Intervento di abbellimento di un muro di confine, in cui è stato progettato un grande murale ad opera dell’artista Giulio Vesprini

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