Inaugurazione il 28 settembre.
Investimento da 800mila euro ma quote calmierate per gli utenti fragili per far fronte alla richiesta del territorio in continua crescita
Reggio Emilia, 18 settembre 2024 – Sarà un pomeriggio di festa aperta a tutti, l’inaugurazione di Casa Gioia, in via Flavio Gioia, a due passi dal polo Reggiane parco Innovazione. La macchina organizzativa è già in moto: sabato 28 settembre, a partire dalle ore 17.30, Stefania Azzali farà conoscere alla cittadinanza la rinnovata sede della cooperativa, risultato di un importante investimento economico di 800mila euro.
Lo hanno reso possibile le risorse ottenute grazie al bonus 110 e anche quelle vinte con due bandi: il Fondo impresa femminile di Invitalia, forte degli incentivi legati al Pnrr, e Fondosviluppo, il fondo mutualistico di Confcooperative. Senza tralasciare le tante aziende del territorio sostenitrici del progetto di restyling, che saranno menzionate su apposite targhe davanti alle aule e su un grande pannello all’ingresso.
La ristrutturazione di Casa Gioia è cominciata all’inizio dell’anno scorso e ne ha cambiato profondamente il volto: dopo poco più di un anno e mezzo di lavori, oggi la struttura può vantare nuovi impianti elettrici green e di depurazione e osmosi dell’acqua, ascensore, aria condizionata, sistemi di purificazione e rinnovo continuo dell’aria. Ogni aula può essere riscaldata o raffrescata in modo individualizzato ed economico, grazie ai nuovi infissi e alla coibentazione del cappotto termico. L’illuminazione dello stabile è stata resa adeguata all’ipersensibilità tipica dell’autismo e molta attenzione è stata riservata a garantire l’isolamento acustico delle stanze.
Al piano terra si trovano gli uffici e la palestra di psicomotricità, che può trasformarsi in sala meeting da trenta posti; il primo piano ospita le quattro aule dedicate alla terapia dei bambini, ognuna caratterizzata da un colore diverso; il secondo piano è dedicato agli adulti, con laboratori a tema artistico, musicale e di cucina e una stanza multisensoriale con il metodo Snoezelen, tra le poche in regione e unica in provincia, in cui verranno riprodotti i rumori della natura e attivate le sensazioni tattili; luci, musica e profumi veicoleranno stimoli sensoriali positivi su bambini e ragazzi, con l’obiettivo di produrre un senso di rilassatezza, lavorando sull’adattamento a stimoli avversi come per esempio la paura del temporale.
Anche la ristrutturazione del giardino, seguita dall’architetto Barbara Ponti, è stata caratterizzata da spazi per le specifiche attività: l’area giochi per i piccoli, l’area merenda, gli orti e il percorso sensoriale.
“La ricerca della bellezza ha orientato il nostro agire. Desideravamo spazi accoglienti, dove gli utenti e lo staff stessero bene: lavorare in un contesto con queste caratteristiche aiuta tutti. Non ci sono stati sprechi; abbiamo riservato particolare attenzione a coordinare bene ogni elemento di arredo, scegliendo materiali idonei, sotto la preziosa supervisione dello studio Idearca (www.idearca.it) dell’architetto Nicola Capretti”, spiega la presidente Azzali.
La sua priorità è da sempre migliorare il benessere psico-fisico di bambini, ragazzi e adulti colpiti da disabilità cognitiva e autismo. Oggi gli utenti sono quarantacinque, dai due ai trentacinque anni; per partecipare alle attività proposte dagli psicologi analisti del comportamento di Casa Gioia, con il quotidiano ausilio della scienza ABA, c’è chi arriva dalle province di Modena e Parma. Una decina di ragazzi ad alto funzionamento partecipano a un progetto di inserimento lavorativo all’interno di aziende importanti del territorio, da Coopservice a Max Mara: alcuni sono già stati inseriti in organico, altri stanno compiendo un percorso di affiancamento che dovrebbe portarli all’assunzione.
“La nostra realtà si sta consolidando e ingrandendo per rispondere a una richiesta del territorio in continua crescita, cui i Servizi non riescono a dare risposta; oggi l’incidenza dell’autismo è molto alta, di 1 su 70”, evidenzia Stefania Azzali.
Pochi, i centri come Casa Gioia: “Qui possiamo accogliere bambini e adulti con problemi specifici, intervenendo in maniera scientifica e personalizzata e garantendo un rapporto di uno a uno con psicologi ed educatori esperti in analisi del comportamento ABA. Per non pesare troppo sulle famiglie ci impegniamo a mantenere le nostre quote calmierate, cercando di far fronte alle mancate entrate attraverso raccolte fondi.
La grande inaugurazione di sabato 28 settembre sarà naturalmente occasione per spalancare a tutti i cittadini le porte di Casa Gioia, mostrandone le caratteristiche. “Abbiamo la possibilità di mettere i nostri spazi a disposizione della cittadinanza: a breve per esempio creeremo percorsi per chi vorrà frequentare la stanza multisensoriale senza essere utente del centro. Lo stesso vale per la palestra di psicomotricità, che potrà diventare una sala meeting; per il mattino, proporremo pacchetti orari per chi desidererà utilizzare i nostri uffici per lo smart working”, spiega la presidente.
Dopo il taglio del nastro delle 17.30 è previsto il “concertino aut” di Stefano Carnevali, uno dei ragazzi speciali di Casa Gioia. Seguirà un rinfresco offerto a tutti i presenti nello spazio esterno decorato dal colorato murale “FUN-G0082” che l’architetto Giulio Vesprini, esponente di spicco della scena grafica e urbana italiana, ha realizzato in esclusiva per il centro.